Dottor Jacques Lucien Megevand

Responsabile di Unità Operativa di Chirurgia Generale

Aree di interesse medico

Chirurgia Generale
Chirurgia del colon e del retto

Specializzazione

Chirurgia Generale

Pubblicazioni personali su PubMed

2020 Jul 9

Ileocecal valve syndrome and vitamin b12 deficiency after surgery: a multicentric prospective study.

2017 May 17

Transanal Inspection and Management of Low Colorectal Anastomosis Performed With a New Technique: the TICRANT Study.

2015 Mar 18

New double-stapled anastomotic technique to avoid crossing staple lines.

Posizioni

Le cliniche in cui lavora il medico

Humanitas San Pio X Ospedale/Poliambulatorio, Via Francesco Nava, Milano, MI, Italia
Humanitas Medical Care Milano De Angeli, Piazza de Angeli Ernesto, Milano, MI, Italia
Humanitas Medical Care Milano Murat, Via Gioacchino Murat, Milano, MI, Italia

Domande frequenti

Cosa sono i tumori del colon retto?

Quando parliamo di tumore del colon-retto intendiamo una neoplasia maligna causata dalla degenerazione di forme tumorali benigne, come i polipi adenomatosi, che insorgono dalla mucosa dell’intestino. Nonostante la sua evoluzione sia molto lunga e impieghi anche fino a quindici anni per svilupparsi, il tumore del colon-retto figura tra le neoplasie con maggiore incidenza in Italia: seconda nelle pazienti donne e terza negli uomini. È dunque fondamentale una diagnosi precoce, che permette di intervenire tempestivamente, con un eventuale trattamento chirurgico. Per questo tipo di neoplasia, infatti, la chirurgia può essere completamente curativa, mentre posticipare i trattamenti può portare a conseguenze molto gravi per la salute dei pazienti.

È importante che i pazienti stiano particolarmente attenti ai sintomi e si sottopongano, quando indicato, a visite preventive. Non bisogna sottovalutare sintomi come alterazioni delle proprie abitudini nell’andare in bagno, presenza di muco o sangue nelle feciperdita di pesocarenza di ferro e debolezza, o dolori addominali che non sono spiegabili altrimenti. In caso si riscontrino questi sintomi è necessario un consulto medico e un percorso di screening, che può portare alla diagnosi precoce del tumore.

Di cosa si occupa la Chirurgia del colon e del retto?

L’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto si occupa della diagnosi e della cura delle principali patologie a carico del colon, del retto e dell’ano. In particolare, l’équipe chirurgica si occupa del trattamento multidisciplinare delle patologie colorettali, quali:

  • tumori del colon e del retto, anche in presenza di sindromi eredo-familiari
  • malattie infiammatorie croniche dell’intestino (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa)
  • malattia diverticolare complicata
  • patologie funzionali (sindromi da defecazione ostruita, prolasso rettale, rettocele)
  • patologie proctologiche (emorroidi, ragadi, fistole anali)

Calcoli biliari: perché si formano?

Calcoli biliari, calcoli della cistifellea o calcoli della colecisti sono termini diversi per descrivere la formazione di cristalli di bile. La bile è un liquido prodotto dal fegato e immagazzinato nella colecisti, che è composto prevalentemente da acqua, grassi tra cui colesterolo, fosfolipidi, bilirubina e sali biliari. Grazie alla presenza di sali biliari, la bile immagazzinata nella colecisti (o cistifellea) si riversa nel duodeno e favorisce la digestione dei grassi introdotti con l’alimentazione.

Quando, per cause ancora non del tutto note, alcune delle sostanze che compongono la bile cristallizzano all’interno della colecisti si formano i calcoli biliari. In genere i calcoli sono costituiti da cristalli di colesterolo e di bilirubina e possono avere la dimensione che va da un granello di sabbia a una pallina da golf. Le persone con un rischio maggiore di sviluppare calcoli biliari sono più spesso di sesso femminile. Tuttavia, fattori quali la familiarità per i calcoli biliari, obesitàrapido dimagrimentodieta ricca di grassi e povera di fibre, gravidanzadiabete e alcuni farmaci (terapie estrogeniche, anticolesterolo) contribuiscono ad aumentare il rischio di sedimentazione e cristallizzazione della bile. 

Quali sport possono causare l’ernia?

L’ernia inguinale, o sport hernia, può comparire a causa di sport intensi e prolungati, come quelli da endurance, nelle persone predisposte, ovvero quando è presente un indebolimento della parete muscolare nella regione inguinale. Lo sforzo indotto dallo sport può quindi contribuire a provocare la protrusione, cioè la fuoriuscita di tessuto adiposo (grasso) o visceri da un’apertura, chiamata orifizio, che si forma a livello dell’inguine a causa dell’indebolimento della parete muscolare. Il sintomo principale è il dolore all’inguine, chiamato pubalgia.  

In caso di pubalgia, è importante fermarsi dal praticare sport e rivolgersi al medico specialista per valutare la presenza di ernia inguinale. Infatti, in alcuni casi, l’ernia inguinale può non presentarsi con la tipica tumefazione (il gonfiore), ma potrebbe comparire quando esacerbata dagli sforzi che aumentano la pressione addominale. In genere, la diagnosi di ernia inguinale avviene durante la visita medica; solo nei casi di piccole ernie lo specialista potrebbe ricorrere all’ecografia inguinale sotto sforzo. 

Quali sono i sintomi della calcolosi della colecisti?

I sintomi più tipici sono rappresentati dalla colica biliare caratterizzata da dolore addominale, spesso localizzato in fianco destro e al di sopra dell’ombelico, insorgente dopo i pasti, a volte notturno, accompagnato da nausea e vomito. Altri sintomi sono dolori addominali di lieve entità e ricorrenti, digestione lunga e difficoltosa (dispepsia) soprattutto dopo pasti ricchi di grassi. 

Le possibili complicanze della presenza di calcoli biliari sono molteplici: infiammazione della colecisti (colecistite), dilatazione e ostruzione della colecisti (idrope), infezione della colecisti (empiema), migrazione di uno o più calcoli nei dotti biliari con possibile ostruzione al deflusso della bile e quindi comparsa di ittero (passaggio di bile nel sangue e conseguente colorazione giallastra della cute e delle mucose) e con possibile ostruzione al deflusso dei succhi pancreatici con conseguente pancreatite acuta (infiammazione del pancreas) che può in alcuni casi costituire un serio pericolo per la vita. Le coledocolitiasi, ovvero la presenza di calcoli nel coledoco, la via biliare principale, possono restare asintomatiche in quanto i calcoli possono passare spontaneamente nel duodeno oppure, più spesso, scatenare coliche biliari. Le complicazioni sono rappresentate dalla colangite, dall’ittero ostruttivo, dalla pancreatite (per ostruzione del dotto comune), dalla cirrosi biliare secondaria.

Cos’è il prolasso degli organi pelvici?

Il prolasso degli organi pelvici è una condizione che colpisce le donne, specie over 60, e non di rado coinvolge più distretti pelvici. Il trattamento può essere farmacologico, riabilitativo, e non di rado, chirurgico, ma è fondamentale valutare e trattare la causa e non solo il singolo sintomo. 

Spesso i disturbi del pavimento pelvico possono dare sintomi diversi a seconda del distretto interessato, tra cui incontinenza urinaria, ovvero difficoltà a controllare le urine durante gli sforzi e nella vita quotidiana, problemi a svuotare completamente la vescica, urgenza urinaria, incontinenza fecale o difficoltà di evacuazione delle feci, dolore durante i rapporti sessuali e dolore pelvico. Inoltre, nelle fasi avanzate, la donna può avere la sensazione che gli organi pelvici fuoriescano dalla vagina, specie se si è in posizione eretta: questo, in particolare, costituisce un limite alla qualità di vita della donna.